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La chiave per accedere alla casa dei tuoi sogni, la casa solo tua, la casa mai scontata, è alla tua portata e ti riguarda da vicino, direi che ti appartiene.

E’ proprio il mondo personale e unico, spesso poco sconociuto, fatto di sensazioni e collegamenti emozionali, anche se a volte non viene ascoltato, ma garantisce il risultato ottimale.

Sto parlando di tutto quello che muove stati d’animo, condiziona le scelte e regolano il comportamento delle persone. Le emozioni è opportuno considerarle come una guida per costruire un ambiente accogliente e confortante.

Gli scienziati stimano che l’85% delle nostre decisioni vengano prese inconsciamente e che solo il 15% di esse siano realmente consapevoli.

SCEGLIAMO CON L’INCONSCIO E NON CON IL CERVELLO

Ecco svelata la ragione per cui ti senti in confusione e diviso/a tra ciò che ti piace e ciò che senti di non poter rinunciare, proprio nel momento più importante, quando scegli il colore o gli arredi della casa. E’ tutto normale.

E’ mai capitato di avere chiaro in mente quale ambiente vuoi realizzare fin da subito, ma durante il percorso scegli cose distanti da quanto deciso inizialmente?

  • Impossibile non essere confusi tra i tantissimi prodotti spettacolari, colori seducenti, e materiali irrinunciabili. 
  • Impossibile non sentirsi sopraffatti dalla montagna di scelte e dettagli tecnici che ti travolgono.
  • Impossibile non essere assaliti dal terrore di sbagliare.

“Gli esseri umani aggirano la razionalità e usano le emozioni per prendere decisioni”

R.Thaler – premio nobel 2017

https://www.stateofmind.it/2017/10/richard-thaler-nobel-economia-nudge/

Considera che  quello che provi crea un ponte tra realtà esterna e le esperienze immagazzinate nella mente, come ricordi ed immagini, e rappresentano il patrimonio esperienziale. Queste immagini guidano,  anche senza saperlo, le persone nell’interpretazione del mondo.

Capirai che la casa è più un “meta-oggetto”: un luogo umanamente rappresentantivo, un luogo per la soddisfazione di bisogni personali dove prendono vita scenari che inducono comportamenti e dovrebbero rispondere alla persona e alla sua storia per creare felicità.  

 Il sociologo Morace definisce il progetto un racconto performativo, perché ha la capcità di plasmare il comportamento.  

E’ davvero interessante considerare come esigenze e desideri siano il motore per agire e migliorare perchè si innescano in progressione. Esattamente. Una volta data soddisfazione ai bisogni di base, rappresentate da ciò che assicura sicurezza, si accendono altri bisogni che ti fanno progredire ed agire nuovamente per riuscire a soddisfarli.  

Per questo ho deciso di diventare un “creatore” di pre-connesioni nelle abitazioni, favorire il processo di appropriazione dello spazio per mettere in equilibrio il bisogno di personalizzazione ed il riconoscimento della relazione, guidare, infine, il percorso di piacevolezza dello spazio. 

Attraverso un’abitazione ben progettata puoi soddisfare le tue esigenze di crescita.

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